(Provino) Jack Bass

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CAT_IMG Posted on 30/3/2011, 20:29
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Allora, prima di iniziare il provino è necessario che tu sappia alcune cose riguardo al rapporto Jack e Blair.
Puoi tranquillamente fare che entrambi si conoscono, non so magari in questi due anni si sono conosciuti un giorno per caso, ma ovviamente ci tengo a precisare che tra entrambi non c'è mai stato nulla. Puoi decidere tu il tempo di giocata, nel senso che puoi scegliere tranquillamente se ambientarlo in questi due anni, o qualche settimana prima dell'attuale giorno giocante. L'importante è che non sia ne il giorno stesso del giorno del gdr e ne giorni dopo o mesi dopo. Quindi a te la scelta del luogo e del momento.

 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2011, 13:34
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Ebbene sì! Nonostante mi trovavo a chilometri di distnaza da dove abitava mio fratello Barth dopotutto avevo avvertito il lutto presente nella mia famiglia. Così non avevo potuto far a meno di pensare che in qualche modo potevo riprendermi quello che era mio, che ora che c'era un Bass in meno in zona potevo con facilità riavere quello che mio padre aveva assegnato a Barth e non a me, solo perchè lui era il primo genito e io..avevo accumulato il mio piccolo gruppetto di briciole da solo, sforzo dopo sforzo, senza mai lamentarmi e anche quando la mia compagnia stava per andare a fondo nessuno di era mai preoccupato di me. Ora tutti sapranno chi è Jack Bass pensavo comodamente seduto nella poltrona del mio jet privato con tra le mani il quotidiano che riportava la morte del mio fratellone. Mi sistemai la cravatta e dopo aver sorseggiato dello scotch uno dei miei dipendenti era venuto ad annunciarmi che stavamo per atterrare a New York City. Ridacchiai e chiusi il giornale allacciandomi la cintura di sicurezza e una volta atterrato la rislacciai, presi la mia valigietta in pelle e scesi a terra. L'aria di New York appariva fresca, il cielo era chiaro e la città imponente con i suoi grattacieli
Farò una fortuna!
esclamai alzando le mani al cielo per poi dare ordini al mio personale di scaricarmi i bagagli. Mi infilai i guanti e entrai nell'aereoporto camminando con passo lento e deciso, pensando all'indomani, al funerale di mio fratello, a come reagire di fronte a Chuck, a come poterlo mettere fuori gioco ma allo stesso tempo a come dimostrare che ero addolorato per mio fratello..quel fratello che finquando era stato ragazzino mi era sempre stato vicino e poi, via via, era andato sempre più a somigliare al nostro padre burbero, che dimostrava poco affetto ricordandoci che da grandi avremmo capito..sì, ma io non avevo ancora compreso.
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2011, 21:30
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:Blair:

Ero sul jet privato di mio padre, mentre tranquillamente guardavo la vista al di sotto dell'aereo da quel jet. Avevo sempre adorato vedere il paesaggio ogni qual volta volavo, anche se ultimamente il tratto dal New Heaven a New York, stava diventando abitudinale. Insomma, nel giro di un mese, questa era la terza volta che ci venivo, e in due anni non ero mai stata così assidua nel venirci. Fu così che poi notai che stavamo atterrando, così mi allacciai le cinture di sicurezza aspettando l'atterraggio.
Una volta atterrata, scesi dal jet, con la mia borsa, mentre qulache dipendente dell'aereoporto, sia ffaccendava a far portare le mie valigie al check in, mente io semplicemente mi avviai verso l'entrata dell'aereoporto. Ogni qual volta però mettevo piede a New York, mi sentivo davvero a casa. Potevo stare ovunque, anche nella mia città dei sogni, ma New York sarebbe sempre stata la città che più amavo sopra ogni altra cosa. Fu così che passando da una specie di edicola dell'aereoporto, notai su tutti i giornali la terribile notizia: Bart Bass era morto. Rimasi senza parole, non riuscivo a crederci. Fu così che entrai dentro l'edicola e presi il giornale per leggerlo. Una volta uscita lo aprii alla pagina indicata finchè iniziai a leggere la'rticolo incamminandomi. Più leggevo e più non potevo crederci...mi chiedevo soltanto una cosa: come stesse Chuck. Fu così però che mentre camminai, non mi accorsi di una persona ferma e così gli andai a finire addosso urtandolo. Quando sollevai lo sguardo vedendolo di spalle e non sapendo chi fosse dissi - certo che lei potrebbe anche evitare di mettersi come palo ad ostacoli nel bel mezzo di un aereoporto! - Dissi io civettuola e stizzita, metnre chiudevo il giornale. Beh ovvio chela colpa fosse di quell'uomo, insomma poteva anche lasciare il passagio libero no? Io l'avevo urtato soltanto eprchè lui si era piazzato nel mezzo del mio cammino, nient'altro.
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 21:26
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Dopo aver riflettutto a fondo sul da farsi, avevo sfoderato dalla mia costosa giacca il blackberry per controllare velocemente se avevo delle telefonate o dei messaggi a cui rispondere ma invece niente. Mi voltai appena a controllare l'ora sul display dei voli quando qualcuno mi venne adosso. Rivolsi l'attenzione a chi mi era venuta contro e..ebbene sì. I miei occhi videro un splendente modello di donna, perfetta, fisico giusto, visino pulito, capelli raccolti, mani curate e tra le dita il giornale con sopra la notizia della morte di mio fratello. La rimisi a fuoco quando iniziò a sbraetare dicendomi che non dovevo fare il palo, ammiccai un sorrisetto e lo sguardo
Se a venirmi adosso sono sempre incontri incantevoli come te..farei mille volte il palo
dissi squadrandola da capo a piedi per poi sorridere e aggiungere
Triste faccenda, quella!
dissi notando che, insomma, non aveva decisamente un ottima cera..sembrava decisamente shoccata.
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 21:57
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:Blair:

Alzai un sopracciglio guardandolo alquanto scettica. Si, perchè non potevo credere che quel tipo avesse detto una cosa del genere proprio a me, Blair Waldorf. Non pechè mi sentissi inferiore da avere tremila e cinquecento complessi, insomma io ero complessata, ma in questo caso non era dovuto ai miei complessi quell'incredulità. Insomma, come osava questo genere di pervertito ben vestito a parlare così a una ragazza sconosciuta e così pudica come me? Mi domandai, quando poi acennò a qualcosa. Seguii il suo sguardo verso il giornale e poi capii che si riferisse all'articolo, tanto che spontaneamente mi uscì un piccolo sospiro dalle labbra. Sollevai lo sguardo, ancora con quell'espressione rammaricata per ciò che era accaduto, verso di lui per poi dire - già...conosco molto bene il figlio, anzi perfettamente siamo cresciuti insieme. - Dissi io, riportando iò pensiero a Chuck e su com stesse. In ogni caso, solo dopo cambiai la mia epsressione del viso, guardando l'uomo davanti a me con aria sospettosa e indispettita, ricordandomi improvvisamente come aveva cercato di abbordarmi. Non mi sembrava il caso di dire tutte quelel cose ad un perfetto sconosciuto, per giunta anche maniaco. - In ogni caso, non credo le interessi...e si da il caso che non credo farebbe mille volte il palo, se l'incantevole persona in questione sia sempre io...visto che la sua effimera adulazione da abbordaggio ha avuto un effetto alquanto patetico. - Dissi io con il mio immancabile tono civettuolo e un sorrisetto falso dei miei sul volto, usando volutamente il "lei" per parlare, per mantenere le distanze da questa sottospecie di pervertito ben vestito. Con chi si credea di avere a che fare? Con una ragazza che sarebbe cascata ai suoi piedi per quella sciocca adulazione? Tralaltro avrebbe dovuto chiedere, per cortesia, se fossi impegnata o meno..non si fanno certe avance a ragazze seriamente impegnate..era contro il mio genere di galateo, insomma questo uomo era davvero sgarbato e maleducato.
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 22:11
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Continuai ad osservarla notando il suo sguardo. Era una donna fiera, sapeva quello che voleva e come ottenere ciò di cui aveva bisogno e decisamente..era benestante, dalle firme dell'abito e del cappotto che indossava. Ah! Ecco a cosa serviva saper riconoscere un Chanel da un Dior o da un Prada e meno male che di ragazze nel mio letto ne passavano e i regali adatti le facevano sentire decisamente importanti. L'ascoltai con attenzione da quando mi disse che conosceva Chuck fino al fatto delle mie tecniche di abbordaggio che era la prima volta che venivano messe in discussione. Sfoderai il mio sorriso affascinante bianco e da uomo adulto
E dunque..ditemi, Cherì, come posso conquistarvi?
domandai riferito al fatto che se così fallivo in che altro modo potevo rendermi interessante agli occhi delle donne? Comunque c'era da ricordare che non l'avevo fatto apposta ma..giocare mi divertiva parecchio e quindi decisi di continuare su questa linea, nascondendo la mia identità. Gli porsi la mano
Ad ogni modo..perchè contiuare a darci del 'Lei'?!!..piacere, io sono Andrew Barker
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 22:22
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:Blair:

Okey era un uomo affascinante, ma era inquietante. Nel senso che, il suo fascino metteva una certa soggezione. Non intesa di timidezza, ma proprio perchè era un fascino che non mi attirava particolarmente, sebbene fosse un fascino capace di far capitolare chissà quante donne. A quella sua frase,, l'unico pensiero che mi venne in mente, oltre quello del pervertito, era: la sua inutile caparbietà nel volermi conuistare. Improvvisamente mi porse la mano, presentandosi e volendo così togliere quel lei, mentre io guardai decisamente titubante e sospettosa quella mano, come se stringerla sarebbe stato decretare la conoscenza con il pericolo umano. In ogni caso la strinsi, con una stretta salda, forte e decisa, mentre puntavo il mio sguardo nel suo. - Blair Waldorf, e mi dispiace per te...ma non esiste alcun modo per conquistarmi. Sono felicemente impegnata, e non tradisco...di conseguenza ti converrà accontentarti delle tante hostess dell'aereoporto, o di una turista che non comprenda la tua lingua...visto che non auguro a nessuna di ricevere un simile tentativo di abbordaggio. - Dissi io ancora civettuola e soddisfatta di come gli avevo risposto. Oh beh, avevo sempre nutrito un certo divertimento nel smontare le sicurezze di ragazzi e uomini come questo Andrew, era soddisfacente vedere le loro espressioni..anche se la maggior parte delle volte, questo atteggiamento incuriosiva molti di loro e puntualmente io finivo anche con loro. Beh era stato così con Chuck e con Josh, ma state tranquilli non sarebbe accaduto con quest'uomo, ripeto il suo fascino era così inquietante da portarmi a respingerlo con decisione, senza autoconvincimenti.
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 22:39
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Chi escludeva dal mondo i vecchi e classici saluti? Solo un folle, ovviamente. Dopo averla guardata con rozza intensità alla sua stretta di mano riposi, trasformando questa, in un baciamano educato e cortese, anche se di cortesia nei miei pensieri non c'è n'era..ma era così un dolce hobby tentare l'impossibile
Oh che sciagura che tu sia impegnata!..ma il sottoscritto non si scoraggia e non perderebbe mai tempo con donne di basso livello come le hostess che volete rifilarmi
risposi dando uno sguardo all'orologio che prima avevo tentato di guardare, sorrisi tornando su di lei
Ad ogni modo..
la squadrai da capo a piedi, per poi continuare la frase, domandando
..abiti costosi, valigie in pelle, conoscenze importanti come il morto in prima pagina..sei forse diretta nella Upper East Side?
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2011, 22:57
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:Blair:

Lo osservai mentre era intento nel suo baciamano ad hoc. Era stato galante e secondo il vero galateo, dove il baciamano si faceva senza posare le labbra, era andato perfettamente. Sentii le sue parole e alzai così gli occhi al cielo, quasi spazientita dinnanzi la sua caparbietà. Lo sapevo che dovevo semplicemente starmi ferma, dirgli che ero lesbica così si sarebbe arreso facilmente..anzi no avrebbe avuto come obiettivo poi quello di portarmi verso l'altra sponda. Ma perchè? Perchè i pervertiti capitavano tutti sulla strada Blair Waldorf? Ritrassi poi la mano, sentendo poi il suo commento e la sua constatazione. - Dirti dove sono diretta? Potrei correre il rischio di ritrovarti anche sotto casa mia con il tuo intento di volermi conquistare. - Dissi io con un vago sorrisino furbo. Chi mi diceva che questo pervertito non fosse un maniaco, come quelli che si vedono nei film che hanno tante fotografie giganti della vittima in camera? Ero paranoica e magari questo uomo non l'avrei più rivisto, fu così che issi - ma dubito che uomini come te, dopo tanti no continuino a perseverare...di conseguenza posso correre il rischio di dirti dove sono diretta e non sono diretta nell'Upper East Side, ma nell'Upper West Side...anche se è nell'Upper East Side dove sono nata e vissuta fino a due anni fa. - Dissi io tranquillamente guardandolo. Anche quell'uomo però, aveva tutta l'aria di essere diretto nell'Upper East Side. Insomma era vestito con grande eleganza, aveva quella valigetta in mano che lasciava intendere il suo essere uomo d'affari, chi lo sa magari lavorava come imprenditore qui a New York, con residenza in qualche attico dei quartieri alti da dove anche io provenivo. - guardaroba elegante, valigia d'affari in mano, atteggiamento oltre che con le donne, da uomo tranquillo e pacato..sei diretto nell'Upper Eat Side, in una tua azienda di proprietà? Solo un proprietario, potrebbe prendersela così con comodo, avendo indosso una tenuta da uomo d'affari. - Dissi io osservandolo, per poi puntare nuovamente lo sguardo negli occhi chiari di quell'uomo. Forse i era apaerta da poco una nuova azienda, cosa potevo saperne io, se mancavo da anni ormai? E anche quelle poche volte che ero tornata non frequentavo la vita mondana e affaristica di New York?
 
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CAT_IMG Posted on 12/4/2011, 19:57
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Continuai ad osservarla soffermandomi nuovamente ad guardare il suo corpo, quello che indossava e che aveva classe da vendere. Anche dal modo con cui mi parlò non potevo altro che adorarla nel mio piccolo, era così decisa e non aveva paura del mondo anzi sembrava che le cose dovevano girare intorno a lei. Sorrisi ammiccante
Complimenti..bella idea! Grazie. Magari mi munirò anche di quei quartetti messicani che fanno serenate in spagnolo
dissi sentendo poco dopo raggiungerci il mio autista, lo guardai facendogli cenno di aspettare fuori e tornai ad ascoltarla
Upper West Side..non ti sembra una caduta di stile? Potrebbero rubarti la borsa costosa che porti adosso se ti metti a camminare sul marciapiede
risposi con assoluta calma tenendo lo sguardo su di lei. Ah che ci potevo fare, le donne mi incantavano sempre e ancora di più se erano perspicaci come lei
Avete quasi intuito tutto su di me, tranne che io possegga un azienda. Sono in viaggio di affari, sì..ma non esattamente
dissi senza sbilanciarmi per poi guardare le sue valigie e dire
Posso rimediare allo scontro offrendoti un passaggio confortevole?


 
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CAT_IMG Posted on 12/4/2011, 22:05
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:Blair:

Accennai un piccolo sorriso ironico, alle sue parole riguardo al suo nuovo metodo di conquistare qualche altra donna. Quando continuò a parlarmi, dicendo della mia caduta di stile, lo guardai con un sopracciglio alzato e un sorriso divertito. Non erano certo i Queens, e si magari non era l'Upper East Side, ma a me non importava nulla. - Potrà anche essere vista come una caduta di stile, ma la sottoscritta sa cadere di stile anche con stile..- dissi io con un sorrisetto soddisfatto, anche se avevo usato un grande giro di parole. Fu così che notai arrivare l'auto con l'autista di Andrew, osservandola di sfuggita. Beh poteva per caso impressionarmi una semplice limousine? Assolutamente no. Mi chiese poi se potesse rimediare accompagnandomi e avrei detto di no, se non fosse che il mio autista, chiamato da mio padre, non sarebbe venuto prima di un'ora. Così onde evitare di aspettare dissi - se è solo per rimediare va bene, ma non aspettarti che questo debba includere un mio ricambio di favore..perchè non riceveresti nulla. - Dissi io con un sorrisetto furbo facendo spalluccie. Li conoscevo bene le persone come lui, non facevano mai una gentilezza se il loro intento non era quello di portari a letto o ricevere comunque qualcosa in cambio, quindifiguriamoci se mi fossi lasciata incastrare dal primo arrivato, con la sua tenuta d'affari. Mi ritrovai a pensare poi dire - detto questo possiamo andare..- dissi io tranquillamente con quella stessa espressione, avviandomi poi verso l'auto dove l'autista apriva la portiera - mi racocmando, prenda con cura le mie valigie...ci sono capi sin tropppo delicati e non vorrei si rovinassero..- dissi io quasi comandandolo, con un tono abbastanza altezzoso ma allo stesso tempo educato, mentre poi entrai all'interno della limo aspettando l'arrivo di Andrew.
 
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CAT_IMG Posted on 27/4/2011, 21:59
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Dopo aver spostato lo sguardo dalle valigie tornai a percorrere il corpo dalla ragazza a partire dall'osservargli le scarpe, risalendo lungo le gambe, il cappotto pregiato che indossava e fermandomi con un mezzo sorriso ad ascoltarla mentre le sue labbra si muovevano per parlare delle sue cadute di stile
Interessante giro di parole..ne consegue che sei una che impara dai propri errori o sbaglio?
domandai per poi mandare una chiamata rapida al mio autista. Sapeva che quando gli sarebbe arrivato il mio squillo doveva essere qui e poi..sapevo che mio fratello si circondava di personale di alta professionalità e quindi non mi stupii quando notai la limousine arrivare e nello stesso tempo sentire la sua risposta. Sorrisi soddisfatto
Mi accontenterò del nulla..sono un povero viaggiatore, dopotutto
dissi avvicinandomi a lei per fargli stada fino alla macchina. Salutai l'autista delle Bass Industries e quando notai come parò quello, ridacchiai e guardai l'autista
Fate come dice
dissi per poi aprire la portiere e fargli cenno di salire. Dopotutto ero un galantuomo..sì ma squattrinato visto la quotazione della mia azienda. Dopo Blair mi infilai anche io nella limousine sedendomi affianco a lei
Vedo che sei rimasta impassibile difronte a questa auto
dissi posando una mano sul sedile in pelle sentendone la morbidezza e infine domandai
E ora mi sorge spontaneo domandarti, perchè hai lascito la Upper East Side per la West quando puoi avere tutto quello che desideri?
 
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CAT_IMG Posted on 29/4/2011, 17:57
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:Blair:

Quando poi anche Andrew entrò nella limo, voltai il mio sguardo verso di lui senza soffermarmi sulla sua figura particolarmente. A quella sua frase sul fatto che ero rimasta impassibile di fronte a quell'auto, acennai un leggero sorriso tranquillo, con una breve alzata di spalle. Beh per cosa dovevo emozionarmi? per una limousine? Avevo viaggiato su molte limousine in questi due anni e nella mia adolescenza beh...ci ero stata con Chuck anche nella sua limo. Mi venne anche un ricordo che era meglio non ricordare, sia perchè beh...non mi sembrava il caso ricordare qualcosa di poco casto con un ragazz con il quale non stavo più da tempo e sia perchè la voce di Andrew ancora mi riportò alla realtà. Alla sua domanda tornai a guardarlo e dissi - Quando si tiene ad una persona si fa qualunque cosa, o almeno nel limite del possibile...e poi non ho abbandonato l'Upper East Side. Ci vivo li e presto ci lavorerò...è solo il mio ragazzo che vive li, ma non è un problema. - Dissi io facendo spalluccie, come se stessi dicendo una cosa normale, che tralaltro normale era. Insomma io non avevo nulla a che fare con l'Upper West side, e Josh ci viveva semplicemente, non era un dramma no? Mi domandai per poi dire - come vedi, non mi manca comunque nulla...ho sempre tutto. - Dissi con un sorrisetto furbo guardandolo, per poi volgere lo sguardo dritto davanti a me, accavallando tranquillamente le gambe, mentre posai una mano sul mio ginocchio che tamburellai appena con le dita della mia mano, perfettamente smaltate. - Piuttosto, quanto tempo avresti intenzione di fermarti qui? - Domandai io, tornando a guardarlo, giusto anche per chiedere qualcosa. Insomma non era il caso di restare in silenzio tutto quel tempo.

Edited by uprising; - 6/5/2011, 20:56
 
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CAT_IMG Posted on 12/5/2011, 23:39
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Mi accomodai più comodamente sul sedile morbido della limousine delle Bass Industries che avevano mandato su mia richiesta dopo che gli avevo comunicato che sarei venuto in città..dopottutto ero anche io un Bass! Posai le mie mani sul nodo della cravatta che indossavo e l'allentai di poco guardando le gambe della ragazza per poi sentire che mi annunciava che aveva un fidanzato
Lavorerai? E dove...?
gli domandai leggermente curioso di capire perchè aveva lasciato la UES per poi ora tornarci sentendo che infondo aveva lo stesso tutto..e io chissà perchè non me ne meravigliai. Mi sporsi in avanti fino al minibar e tirai fuori qualcosa di forte per me
Vuoi qualcosa?
domandai rivolgendogli lo sguardo e sorridendo a sghembo per poi rispondere alla sua domanda
Resterò finquando i miei affari non saranno terminati..
mi versai dello scotch in un bicchierino e tornai seduto comodamente sul sedile, portai il bicchierino alle labbra e bevvi
..perchè, hai forse paura che continuerò a corteggiarti finquando non lascerai il tuo ricco Siders per scegliere..me? Un uomo d'affari tutto d'un pezzo!
dissi sarcasticamente dopo aver staccato le labbra dal bicchierino

 
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CAT_IMG Posted on 13/5/2011, 20:37
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:Blair:


Alla sua domanda riguardo dove avrei lavorato, con un gran sorriso soddisfatto dissi - Al W magazine..- dissi io tranquillamente. Beh forse qualcuno avrebbe pensato che la sottoscritta non avrebbe mai lavorato. Insomma quando si avevano tanti soldi come si poteva anche scegliere di lavorare? Beh avevo capito soltanto adesso che quello era il lavoro che volevo fare, quindi di conseguenza dovevo semplicemente ambire alla carica più alta: redattrice capo della rivista, per poi arrivare ad essere la dirigente totale. Si, questo presumeva tanto impegno, ma una volta raggiunto il mio scopo sarei diventata ancora più ricca e potente di ora. Mi ritrovai a pensare quando poi mi chiese se volessi qualcosa da bere risposti semplicemente con un cenno negativo del capo, per poi sentire la sua risposta riguardo al fatto che sarebbe rimasto li finchè avrebbe tenuto necessario. Bene o male, visto che dopo questo passaggio sicuramente avrei avuto ben poco a che fare con lui. Alle sue ultime parole, scoppiai improvvisamente a ridere, voltando il mio viso verso di lui e guardandolo con un sopracciglio alzato - scegliere te? Mi sottovaluti se pensi che io potrei mai cedere ad un uomo come te..- dissi io con un sorris divertito accennato sul volto. Beh si..avevo ceduto a Chuck e me ne ero anche innamorata, ma sebbene quest'uomo gli somigliasse parecchio, non sarebbe stato sicuramente il mio tipo, sebbene fosse molto affascinante e un ottimo adulatore. - Potrai anche essere un ottimo adulatore, anche se senza offesa ne ho conosciuti di migliori..- dissi riferendomi a chuck. Beh dovevo concedere a Chuck che fosse il Re della seduzione o no? mi domandai per poi continuare dicendo - ma sono totalmente fedele che non vacillerò...quindi è inutile perdere tempo con qualcuna che aimè non cederà alle tue avance. E sono certa che la tua caparbietà nel volermi corteggiare continuerà finchè io sarò in quest'auto, nella tua speranza che io possa cedere qui...ma quando arriverò alla mia destinazione e scenderò da quest'auto sono certa che ti volterai troverai un'altra ragazza e cercherai di dimenticarmi perchè ti ho rifiutato...perchè credimi so quanto in fretta voi uomini così cerchiate di dimenticare le vostre NON conquiste. - Dissi io tranquillamente con un sorrisetto furbo dei miei stampato in faccia. Beh Chuck ricordavo che era così: si vantava soltanto delle sue conquiste e mai delle sue sconfitte. E visto che questo mi sembrava a momenti essere il suo fratello maggiore, tanto caratterialmente poteva somigliargli, ero certa che ragionasse alla sua stessa maniera.
 
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