(Provino) Chuck Bass

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CAT_IMG Posted on 8/3/2011, 13:24
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Bene, per il procedimento del provino ti ho spiegato tutto a larghe linee xD Puoi tranquillamente scegliere tu il posto, la meta e la circostanza. Ricorda che, come ti ho detto su msn, le sorti accadute in questi due anni al tuo personaggio non devono intaccare altri personaggi e ricorda, inoltre, che il provino è antecedente all'attuale momento di giocata all'interno del gdr.

 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 8/3/2011, 14:47




SPOILER (click to view)
Ok, ci provo o.o

:Chuck:
Bart Bass, mio padre, era morto. Tutti continuavano a ripeterlo, tutti volevano che lo ricordassi. E nessuno, invece, aveva una minima intenzione di smettere, smetterla di compiangere un morto che da vivo non aveva fatto niente per loro, se non derubarli arricchendosi grazie anche agli stessi, i quali fingevano ancora di non accorgersi di niente. Parenti, colleghi, impiegati delle industrie bass si condogliavano a me, quasi fossero sicuri che ne avessi bisogno. Ma il problema, era che questa gente non capiva. Era talmente ottusa da pensare che il figlio di Bart Bass, da sempre vissuto nella sua ombra, senza mai poter credere nelle proprie potenzialità, sempre svalorizzato e reso nulla proprio dallo stesso, potesse essere grato di ricevere le loro condoglianze. No, io non li tolleravo, non riuscivo a sopportare tutto questo, perchè sembrava fossi l'unico a vivere questo "tragico" evento come una liberazione. Io non soffrivo per la sua morte, per la sua perdita; io soffrivo perchè non ero mai riuscito ad avvicinarmi, ad ottenere un minimo di rapporto paterno con lui, ma nonostante questo non avevo mai abbandonato la speranza di poterlo soddisfare, sorprendere un giorno. Ora che era morto però, non solo non mi rimaneva neanche uno straccio di ricordo affettivo legato a mio padre, ma anche quel pò di speranza dalla quale avevo sempre tratto gran parte della mia forza, adesso mi era stata sottratta, sbriciolata, schiacciata da quella macchina. Ma ciò nonostante, nella mia interiorità ambivaleva anche quell'altro sentimento contrastante, quel senso di libertà che mi rincuorava inevitabilmente. Ero solo adesso, non dovevo dimostrare niente a nessuno, non dovevo agire in condizione delle aspettative di un altro. Questo alternarsi di sentimenti continuamente in lotta tra loro, però, non faceva che rendermi decisamente instabile. Affogavo la disperazione e il fastidio nell'alcool, bevevo per dimenticare, perchè solo in quel modo riuscivo ad ignorare tutta quella gente che invece faceva di tutto perchè ricordassi. E probabilmente, quel pomeriggio fu proprio questo a spingermi a quell'azione affrettata: riaprire il victrola. Volevo dimostrare a tutti che avevo già smesso di affliggermi per la morte di mio padre, che stavo già dedicandomi agli affari, al lavoro che avevo ereditato proprio dalla sua morte. E il victrola, avevo deciso di chiudere quel locale per motivi così futili e invece, per me, adesso era giusto l'unico che mi ricordasse una delle poche volte che Bart aveva depositato fiducia in me. Quella volta, seppur con difficoltà, lui aveva creduto nel mio potenziale e io volevo dimostrare a me stesso,a tutti che non si era sbagliato. Un paio di telefonate bastarono a mettere tutto apposto, ma ora tutto l'Upper East Side dove saperlo. Di certo non mi sarei affidato a Gossip Girl, perchè così avrei avuto modo di rivolgermi solo ad un pubblico decisamente ristretto. Volevo di più, un articolo, la prima pagina di una rivista abbastanza famosa ad esempio. Bene, mi sarei recato al W personalmente, per essere sicuro di ottenere quanto voluto. Ma scoprii di aver riservata una sorpresa non tanto piacevole. Arrivato sul posto, incrociai l'ultima persona che avevo immaginato di trovare lì: Blair .

Edited by . kay ‚ - 8/3/2011, 15:05
 
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CAT_IMG Posted on 8/3/2011, 15:01
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:Blair:

Stavo camminando tranquillamente per le strade di New York. Ero tornata a New York soltanto tre giorni fa, poi sarei partita un'altra volta, per poi tornare nuovamente e definitivamente a New York la settimana prossima. Eh già...io Blair Waldorf, sarei tornata nella mia città natale. Tante cose erano cambiate in quei due anni. Ero andata a Yale ma non ero riuscita a concludere gli studi, soltanto eprchè avevo capito che la mia strada era un'altra. La prima mossa, inconcludente della mia vita, il primo obiettivo raggiunto e non portato a termine. Ma sapete una cosa? Ero felice così! Avevo intenzione di lavorare nella moda e al W magazine fare la mia carriera sino ad ottenere un buon posto. Beh mi erano bastati comunque pochi giorni, visto che avevo fatto il tirocinio e fortunatamente quella donna che mi faceva da capo era andata via perchè aveva trovato l'amore della sua vita, cedendo così il suo posto a me. Era stato un grandissimo traguardo per la sottoscritta, visto che ero riuscita a fare qualcosa senza l'aiuto di mia madre. Quindi, come potevate notare molte cose erano cambiate, ma l'unica cosa che non lo era affatto..era il fatto che stessi ancora con Josh. Non avrei scommesso neanche mezzo dollaro che saremmo riusciti a stare insieme per ben due anni e che la nostra storia procedeva alla grande, insomma non potevo essere più felice di così. Quando ero tornata qui però, ero venuta a conoscenza anche di un evento tragico: la morte di Bart Bass. Ero andata a dare le condoglianze a Lily, nella speranza di non ritrovarmi con Serna, visto che con lei ogni rapporto ormai era inesistente e ne tantomeno avevo voglia di rivederla. Non avevo avuto però il coraggio di chiedere di Chuck, anche se potevo immaginare come stesse e quando mi erodecisa a farlo..lui non c'era. Chissà dove fosse finito! E' vero avevo chiuso in due anni i rapporti anche con lui, ma non riservavo per Chuck alcun rancore, perchè sebbene l'ultima volta che ci siamo visti eramo sempre in preda ai nostri battibecchi, non potevo certo odiare qualcuno che in passato avevo amato più di me stessa. Fu così che camminavo per quella strada, sui miei passi, finchè...improvvisamente rividi proprio lui. Chuck Bass. Rallentai il mio classico passo svelto, restando quasi sorpresa di vederlo li. Due lunghi anni passati...e rivederlo, mi faceva uno strano effetto. Era anche strano da descrivere, ma vi potevo assicurare che a distanza di tempo era riuscito a farmi effetto. Pensai mentre avanzai così verso di lui e una volta arrivatagli di fronte gli accennai un leggero sorriso. - Chuck Bass senza la sua limousine? Credevo fosse il tuo marchio, oltre la tua sciarpa. - Commentai io cercando di poter essere quanto più naturale possibile, senza ovviamente lasciarmi andare in mi dispiace e condolianze, eprchè conoscendolo sapevo che potesse esser el'ultima cosa che ancora voleva sentire, sebbene quel suo sguardo però...quel suo sguardo mostrava tutta la sua sofferenza.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 8/3/2011, 21:55




:Chuck:
Blair era stato il primo e forse anche l'unico amore della mia vita, era inutile negarlo. Allontanarsi da lei in quel modo, era stata dura, una botta assurda che avevo superato con molta difficoltà. E adesso, ritrovarmela di faccia, così serena, con il suo fare altezzoso, perfetta e impeccabile nell'abbigliamento, bella e spietata, così Blair Waldorf, fu un fulmine a ciel sereno. Beh, tanto sereno no, considerando che mi ero appena ripreso da una sbronza indetta proprio per allontanare ogni pensiero legato alla morte di mio padre. Ma comunque, non era stata una bella sorpresa. Non che mi dispiacesse, Blair mi era mancata, dovevo ammetterlo almeno a me stesso, anche se con fatica, dovevo ammetterlo. Ma rivederla mi faceva un effetto strano, soprattutto, mi metteva nostalgia. Si, bastava il suo viso, la sua presenza a farmi riaffiorare molti ricordi. Ciò, però, non aveva nessun significato. Sentire la sua mancanza, essere felice di rivederla ma al tempo stesso "infastidito" perchè turbato dalla sua presenza non significava che dovessi ancora avere a che fare con lei. Forse lo volevo, ma solo nel profondo. Per il resto, Chuck Bass non aveva nessuna intenzione di fissarsi, impuntarsi nuovamente su Blair fino a dare di matto. Non che il fatto che lei fosse fidanzata me lo impedisse, se volevo riaverla, Blair sarebbe stata mia. Magari non così facilmente, ma un Bass vince sempre, era risaputo ormai. Semplicemente, al momento mi trovavo troppo nei casini, ero instabile emotivamente e dovevo confrontarmi con un eredità dal peso più che considerevole. Insomma, non avevo tempo a sufficienza da dedicare, in primis alla distruzione di quel bamboccione del suo "fidanzato" e poi a Blair. Si, non avevo proprio tempo da poter dedicare all'amore. Blair Waldorf nell'Upper East Side. Credevo fossi nel New Heaven, a Yale ribattei, riprendendo le sue stesse parole. Cos'è? La "regina" ha deciso di fare definitivamente ritorno nel suo regno? chiesi, forse lasciando che trapelasse un pò troppo la mia curiosità. Magari non era tornata per restare, non era da Blair lasciare Yale nel bel mezzo del suo percorso di studi. Sapevo benissimo, più d'ogni altro che Yale era sempre stato il suo desiderio più grande, sin da bambina, tant'è che aveva fatto tutto il possibile perchè il suo sogno si realizzasse. E per tutto intendevo anche picchiare la sua migliore amica perchè non le intralciasse la strada.
 
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CAT_IMG Posted on 9/3/2011, 22:24
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:Blair:


Quel suo sguardo sin troppo malizioso, che lo caratterizzava da empre, in quel momento non semrbava esserci del tutto. Si, era pur sempre Chuck Bass, ma a distanza di anni riuscivo ancora a capire cosa avesse guardandolo anche semplicemente negli occhi. Potevo immaginare quanto fosse distrutto, eppure anche lui aveva l'abitudine, da sempre, di portare una maschera che non lasciasse trasparire le sue fragilità, proprio come avevo sempre fatto io. A quelle sue parole un sorriso tra l'amaro e il divertito comparve sul volto. Già, proprio due anni fa feci carte false per entrare a Yale e quando l'avevo ottenuta dopo due anni avevo capito che non era quella la mia strada. - Sicuramente, che regina sarebbe quella che lascerebbe il suo Regno e i suoi sudditi? - Dissi io ironicamente mentre lo guardai ora con un sorriso totalmente divertito. Beh ero tornata per restare e dubito fortemente che questa volta me ne sarei andata via da New York. Due anni fa non ero fuggita, ero semplciemente andata nel New Heaven per andare a Yale ad inseguire quello che credevo fosse il mio sogno, non per fuggire. Pensai mentre poi guardandolo dissi - Resterò qui, definitivamente. Il New Haven non faceva al mio caso...non era una buona sede per creare un nuovo Regno. - Dissi io parlando ancora metaforicamente, lasciandogli intedere che il New Heaven non faceva al mio caso perchè avevo inseguito soltanto la strada sbagliata. Pensai mentre poi lo guardai più seriamente, non duramente, ma semplicemente più seria eprchè sebbene non volessi fargli pesare quello che stava vivendo, non riuscivo a non chiedergli come stesse. Okey potevo evitarmela quella domanda, ma sebbene potessi guardarlo negli occhi per capire come stesse, non ero mai totalmente sicura che fosse così. Anzi, alla fine optai per non fargli alcuna domanda riguardo al suo stato d'animo e così facendo tornare un sorriso sul volto dissi - stavo andando a fare colazione. Mi tieni compagnia? - Gli domandai poi guardandolo. Beh...man mano che avremmo fatto colazione mi avrebbe forse raccontato qualcosa, perchè sebbene non fossimo stati in grandi rapporti in questi due anni, ripeto non avevo alcun rancore o tipo di odio nei suoi confronti.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 13/3/2011, 12:56




SPOILER (click to view)
scusami tanto se in questi giorni non mi sono fatta viva, ma ho avuto un concorso e sono stata a casa poco e niente. Rispondo più tardi, appena finisco di studiare. Scusa ancora!
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 14/3/2011, 15:10




:Chuck:
Con tutta sincerità, facevo fatica a credere che quelle parole fossero uscite dalla sua bocca. Insomma, Blair che rinunciava al sogno di una vita, solo perchè non faceva a caso suo era praticamente fuori dal normale. Soprattutto, il semplice fatto che riuscisse ad ammetterlo così facilmente mi stupiva e ovviamente mi portava a sospettare che sotto ci fosse dell'altro. Qualcosa di veramente importante doveva averla costretta ad allontanarsi da Yale, non riuscivo a credere che fosse cambiata a tal punto da riuscire a perdere con noncuranza anche ciò che fino a qualche anno indietro era stato di fondamentale importanza per dare un senso alla sua vita. Devo sbrigare alcune cose dissi, rispondendo alla sua proposta e cioè di fare colazione insieme. Ma non potevo fare a meno di sentire la necessità di acconsentire, rimandare le mie faccende per passare un pò di tempo con lei. In fin dei conti, sapere qualcosa di più riguardo l'andamento della sua vita negli ultimi due anni non mi dispiaceva affatto. Ero curioso; moltissime volte ero stato tentato dall'istinto di chiamarle soltanto per il piacere di risentire la sua voce, o semplicemente per sapere come procedesse la sua vita lontano dal suo mondo, lontano dall'UES. E magari, una colazione in comune avrebbe portato a questo, per un motivo o per un altro,probabilmente saremmo arrivati ad affrontare questo discorso. Si, a quel punto sarebbe spettato anche a me, dire qualcosa sui miei di anni, ma dopo tutto non c'era poi così tanto da dire. Così, alla fine decisi di accettare e dissi ma posso concederti una quindicina di minuti. Cogliendo il lato positivo della cosa, per un pò avrei potuto pensare a qualcosa che non c'entrasse con la morte di mio padre. Si, molto probabilmente Blair avrebbe anche detto qualcosa a riguardo, ma lei mi conosceva ed ero sicuro che più di chiunque altro fosse consapevole della mia ,praticamente assente, voglia di affrontare quel discorso.
 
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CAT_IMG Posted on 17/3/2011, 21:51
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:Blair:


Okey avevo sempre trovato irritante che qualcuno in generale mi dicesse di no. Ero sempre stata abituata a ricevere dei si e sentire quel suo rifiuto iniziale, mi fece ricordare che era stato sempre soltanto lui a darmi risposta negativa. Penso che, da quando ci conoscemmo anni e anni fa, la prima volta che troai Chuck Bass irritante fu quando mi disse un bel no. Era sempre stato il primo e l'unico, come io ero sempre stata la prima e forse, chi lo poteva sapere, anche l'unica ad avergli detto di no..ecco perchè i battibechci per noi erano sempre stati all'ordine del giorno. Ma quando stavo per controbattere, mi disse che mi avrebbe potuto concedere anche un quarto d'ora. Lo guardai con un sopracciglio alzato e così dissi - Una concessione? Scordati Bass che tu debba dare a me una concessione. Hai appena detto o no che sono la 'Regina', da quando Chuck Bass concede concessioni a una regale? - Chiesi io con il mio tono civettuolo e abbastanza ironico. Okey potevo sembrare una pazza nel parlare così, ma visto che chi viveva nell'Upper East Side, sapeva che un tempo io ero la Queen B, poteva capire perfettamente a cosa mi riferissi. - Quindi...penso che tutti i tuoi impegni possano aspettare per la sottoscritta, non capita ormai più di ritrovarsi Blair Waldorf per le strade dell'Upper East Side, potresti mai rifiutare un simile invito per degli impegni? - Gli domandai io, sempre con quel tono altezzoso, guardandolo. Okey potevo anche non insistere, ma il fatto che mi avesse detto così mi aveva spinta maggiormente ad insistere e poi non mi andava di fare colazione da sola. No, non era perchè volessi stare perforza in compagnia di Chuck..insomma era capitato lui, ma non voleva dire che una parte di me volesse passare del tempo con lui. No, non era autoconvincimento..era così e basta. Cotninuavo a ripetermi, mentre una parte di me..si stava semplicemente autoconvincendo.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 17/3/2011, 22:42




:Chuck:
Erano passati due anni, si. Ma in quel momento mi sembrava di essere ancora alla Constance! Era proprio vero, il tempo passa ma certa gente non cambia mai e Blair Waldorf era una di queste. Tu non cambi mai i miei pensieri si tramutarono i parole,ancora prima che me ne accorgessi. Sorrisi, per farle capire che non era un rimprovero. Anzi, era un pregio secondo il mio parere. Restare sempre se stessi, nel bene o nel male, era ammirevole. Significava avere carattere, avere fiducia in se. Cosa che a me ,ogni tanto, sfuggiva di mano, soprattutto nei momenti in cui la convinvenza con il Chuck Bass che mi ero costruito addosso diventava insostenibile. Si, spesso mi succedeva di sentire il bisogno di cambiare identità. Semplicemente, a volte speravo di poter avere un'altra occasione per vivere il mondo diversamente, guadagnarsi il rispetto della gente, magari diventare una persona che qualcuno potesse perfino riuscire ad amare. Ecco, probabilmente era così che mi sentivo in quel momento. Sarei stato disposto a tutto pur di cessare di essere il figlio del defunto Bart Bass almeno per qualche giorno. Ma era da codardi, tirarsi indietro alla prima difficoltà. Certo, la mia non era di certo la prima, ma l'ennesima. Però non era una giustificazione valida, anche se avrei dato qualsiasi cosa per avere almeno un minimo della sicurezza che invece Blair dimostrava di possedere. Quella sicurezza che forse, un tempo, apparteneva anche a me. Comunque, hai ragione, diciamo che per ora i miei impegni possono aspettare acconsentii ironicamente e poi aggiunsi ti seguo.
 
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CAT_IMG Posted on 17/3/2011, 23:10
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:Blair:


A quella sua frase sul fatto che non fossi cambiata, un sorriso spontaneo uscì anche dalle mie labbra. Se non sapessi quanto Chuck Bass fosse un perfetto egocentrico e quanto le adulazioni avrebbero fatto aumentare il suo ego, gli avrei detto che il merito era anche il suo attualmente. Si, perchè per quanto Josh potesse caratterialmente somigliargli, visti i nostri continui battibecchi ironici che tanto mi ricordavano quelli tra me e Chuck, io ero davvero cambiata. Sebbene avessi soltanto ventuno anni, sentivo di essere diventata più grande, di non sentirmi neanche più la stronza di un tempo..la stronza di un tempo che mi mancava terribilmente. A quelle sue parole finali un sorrisetto soddisfatto comparve sulle mie labbra e così con lui mi diressi in uno dei bar più conosciuti e raffinati di tutta l'Upper East Side. Una volta dentro mi guardai di sfuggita intorno, mentre potevo notare gli occhi di alcuni puntati su di noi. Alcuni avevano riconosciuto semplicemente me, l'altra gran parte aveva riconosciuto Chuck. Mi sedetti in ogni caso ad un tavolo con lui, mentre prendevo il menù. Potevo sentire quegli occhi tutti addosso e potevo immaginare se guardassero Chuck, quale potesse essere l'argomento. Non gli avevo ancora parlato di ciò, perchè sapevo..sapevo quanto potesse essere doloro per lui e sebbene non ci vedessimo da anni, i suoi occhi sapevo ancora leggerli, sapevo leggerli così bene da capire che non voleva parlarne. Anzi conoscendolo potevo intuire quali potessero essere i suoi impegni poco prima: ubiracarsi e andare a letto con qualcuna o addirittura sparire dalla circolazione. Ero stata pessima anche con lui sparendo due anni, ma ciò non voleva dire che lui non mi importasse e che volevo che stesse male. Avevo rotto i contatti con tutti e non sapevo ese riaprirli con lui sarebbe stato salutare per entrambi visti i trascorsi. Fu così che dissi - vediamo se ricordi cosa prendo per colazione e cosa dico sempre dopo aver mangiato.- Dissi io con un sorrisetto quasi di sfida. Non sapevo esattamente cosa dirgli, visto che potevo intuire anche che sentisse gli occhi su di se e per quanto potesse essere egocentrico, dubito che in quella circostanza sarebbe stato fiero anzi chissà forse preso dalla rabbia gli avrebbe anche guardato in maoo modo e risposto male. Per questo anche se quella frase poteva risultare stupida, ero certa che lo avrebbe distratto da quelle persone. Tralaltro comunque doveva ricordarsi qualcosa no? Anche se per pochissimo e non come avrei voluto io, eravamo stati insieme e anche quando non lo eravamo ero solita dire qualche volta quelle parole. Inanzittuto la mia colazione era molto abbondante, visto che cappuccino e cornetto erano d'obbligo e dopo aver mangiato ciò, ero solita lamentarmi sulla mia linea. Con lui l'avevo fatto soltanto quando eravamo stati insieme e soltanto una volta molti anni prima e ogni qual volta egli sentiva queste parole era solito suggerirmi consigli poco casti su come smaltire quei grassi di cui mi lamentavo che entrambi mettevamo in pratica. Scacciai in ogni caso quel pensiero e ricordo dalla mia mente, guardandolo quindi con ancora quel sorrisetto in viso aspettando una sua risposta.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 18/3/2011, 16:47




:Chuck:
Ci recammo in uno di quei bar che, più comunemente, era frequentato solo da gente di un certo calibro, solo dall'elitè dell'Upper East Side. Gente come me e Blair, insomma. Ma probabilmente, non fu la scelta più azzeccata in quell'occasione. Sin dal primo istante in cui misimo piede lì dentro, gli sguardi e l'attenzione della gente si concentrarono su di noi. Ma infondo niente poteva essere più prevedibile di una reazione del genere. In quei giorni, la mia famiglia, il mio cognome, era stato ed era tutt'ora il tormentone assoluto di giornali, TV, radio e compagnia bella. A me, poi si aggiungeva anche la compagnia che mi ero portato dietro, la quale doveva risultare piuttosto ambigua agli occhi della gente. Sia perchè era da troppo tempo che Blair non si faceva vedere in giro, sia perchè tutti erano sicuramente al corrente della nostra rottura probabilmente definitiva. Insomma, fossimo stati ancora alla Constance, il nostro caffè insieme sarebbe stato il perfetto scoop della giornata.
Comunque non era la prima volta che mi ritrovavo in una situazione del genere, anzi, praticamente ci convivevo giornalmente e solitamente ne andavo pure fiero. Ma in quel momento, la cosa cominciava ad infastidirmi anche se in un secondo momento riuscii ugualmente ad abituarmi, ad ingnorare la gente facendo finta che non esistesse. Chiamai uno dei camerieri più vicini facendo un cenno con la mano, poi iniziai ad ordinare due cornetti vuoti e due cappuccini dissi e poi, quando si fu allontanato potei aggiungere sei pregata di evitare commentini inutili sulla tua linea, sta volta. Stai benissimo. La sincerità era il mio forte, ma probabilmente sarebbe stato il caso di evitare quel complimento, sia perchè non avevo nessuna voglia di accentuare ulteriormente il suo grado di autostima, sia perchè poteva essere frainteso. Così mi affrettai a cambiare discorso mai sottovalutare la memoria di un Bass. Anzi, se vuoi posso anche ricordarti qualcuno dei miei vecchi suggerimenti che usualmente seguivano le tue lamentele. Si, in passatò la mancanza di castità era stata la caratteristica fondamentale della nostra relazione. Bastava pensare a come tutto aveva avuto inizio, nel retro di quella limousine.
 
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CAT_IMG Posted on 18/3/2011, 21:12
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:Blair:


Un cameriere che passava di li, subito si avvicinò al nostro tavolo e subito Chuck non esitò a fare le giuste ordinazioni, facendomi comparire un piccolo sorriso soddifsatto sul volto. Quando poi continuò, colsi anche perfettamente la sua adulazione, perchè per quanto questo dramma che gli era capitato aveva gravato su di lui e il resto della famiglia, era rimasto fondamentalmente uguale, altro che io non ero cambiata affatto! Mi ritrovai a pensare ironicamnete, con un sorriso ancora più soddisfatto del suo complimento, mentre poi non aveva esitato a sfoderare quella frase finale, che io in parte prevedevo avrebbe usato. - Potrei cogliere i tuoi suggerimenti, ma non ci sarebbe per te alcun gusto visto che io potrei volentieri applicargli con qualcun altro. - Dissi io con un sorrisetto dei miei guardandolo in viso. Forse qualcun altro poteva prendersela, ma era Chuck Bass e dubitavo che quella frase potesse dargli fastidio. Cioè non eravamo più una coppia e credetemi ci stetti malissimo quando ci lasciammo, sopratutto a causa mia, e quando in estate al White Party lo ritrovai in compagnia di Georgina. Avevano passato l'estate insieme, okey si vociferò dopo che non accadde nulla tra i due, ma chi poteva darmi la conferma? In ogni caso era acqua passata e stare a rimuginare non era il caso, anche se le mie solite battutine con lui non dovevano mancare. No, non lo dico eprchè me lo stavo imponendo, mi mancavano questi tipi di provocazioni - battibecchi, anzi era anche divertente vedere ora come avrebbe reagito adesso che c'era il fatto che fossi impegnata con Josh.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 19/3/2011, 15:22




:Chuck:
Avere puntualmente la risposta pronta era una delle qualità più note di Blair ed io non ero da meno. Il nostro vecchio rapporto infatti ,seppur breve, oltre che ad essere incentrato sul sesso, anche battibecchi, giochi e battutine varie erano il nostro pane quotidiano. Ed era bello, vedere che anche a distanza di anni le cose sembravano non essere cambiate. Soprattutto, notavo con piacere che la sua compagnia cominciava finalmente a distrarmi del tutto, anche se momentaneamente, da quel casino che era la mia vita attuale. Beh, di certo non posso biasimarti. Hai ragione dissi in un primo momento, accompagnato da una risata che ovviamente, lasciava intendere quanto fosse stata puramente ironica la mia affermazione. Poi però, mi affrettai ad aggiugere ma in quel caso posso assicurarti che i risultati non saranno altrettanto efficaci. Cambiando il soggetto, il risultato cambia Waldorf. Soprattutto se si tratta di sostituire un Bass. Feci un altra pausa, e un'altro sorriso dei miei. Malizioso, ironico e beffardo al tempo stesso. Siamo i migliori in tutto, hai dimenticato? Soprattutto per quanto riguarda quel "discorso"Intanto arrivò il cameriere, portandoci la nostra colazione. Ovviamente non lo ringraziai, e dopo un attimo iniziai ad aprire la bustina dello zucchero versandone metà dentro. Girai bene il cucchiaino, facendo in modo che si sciogliesse del tutto e poi iniziai a sorseggiarlo lentamente. Nel frattempo guardavo Blair, in attesa della sua risposta che sarebbe stata sicuramente all'altezza della mia.
 
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CAT_IMG Posted on 19/3/2011, 22:26
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:Blair:


Lo guardai con un sorriso divertita scuotendo la testa in segno di rassegnazione. Beh aveva ragione che Chuck Bass, su quell'aspetto, era Chuck Bass ma io non avrei espresso alcun commento sul lato sessuale ecco. Okey ricordo quei momenti con lui anche, ovviamente! Insomma prima di innamorarci e dopo aver passato la soglia di alleati in maliaffari avevamo intrattenuto una lunga relazione di solo sesso, quindi difficilmente il sesso con lui l'avrei dimenticato vista la lunga durata della nostra relazione poco seria e reale invece. Distolsi in ogni caso quei ricordi dalla mia mente ascoltando la sua ultima frase, mentre ci servivano le ordinazioni. Perchè voleva farmi ricordare proprio tutto questo? Non avrei espresos nessun commento sul nostro passato insieme, anche perchè io ora vivevo felicemente la mia storia con Josh. Tralaltro se io e lui fossimo stati migliori in tutto, tralasciando il sesso, non loe ravamo stati nel farci durare come coppia..quindi. - Bass...Bass chi ti dice che non ci sia ora qualcun altro migliore di te, sopratutto in quel discorso? E non dirmi perchè io sono Chuck Bass, ci potrebbero essere altri ragazzi che non sono propriamente popolari come te..ma che credimi fanno decisamente tanta, tanta figura in quel settore. - Commentai io con un sorrisetto divertito sul volto. Era ovvio che mi riferissi a Josh, insomma avevo detto la verità! Tralaltro non volevo e ne riuscivo a fare un termine di paragone tra loro due. Sebbene la mia storia con Chcuk fosse finita, potevo dire che lui era stato il mio grande amore, anche se brevissimo. Si, neanche Nate che era stato il mio ragazzo storico ma il mio 'amore' per lui era sempre stato telecomandato non era stato proprio sentito. Chuck però era Chuck..era ed è tutt'ora una persona importantissima nella mia vita, come avrei mai potuto dimenticarlo? Ora c'era Josh, io amavo Josh ed ero felice con lui, ma che ci crediate o no..la mia totale felicità, in parte, dipendeva ancora da quella di Chuck. Perchè sebbene in questi anni non ci fossimo mai visti, quasi ogni giorno mi era capitato di pensarlo e chiedermi cosa stesse facendo e che ci crediate o no, la mia totale felicità dipendeva ancora dalla sua di felicità, perchè mi rendevo conto che vederlo sofferente come lo era ora, anche se non lo dimostrava, non mi rendeva affatto felice e neanche indifferente e sapevo che sarei stata toalmente felice soltanto nel vederlo bene. Mi ritrovia a pensare mentre presi a mangiare il mio cornetto tranquillamente.
 
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. kay ‚
CAT_IMG Posted on 20/3/2011, 22:33




:Chuck:
Scossi il capo e ridacchiai dopo aver sentito la sua risposta. Davvero credeva che potesse azzittirmi, uscirsene con una considerazione così banale? Insomma, capivo benissimo che fosse passato parecchio tempo dalla nostra ultima volta insieme, ma Blair non mi era mai sembrata un tipo che si dimenticasse certi particolari tanto facilmente. Quindi mi bastava poco per capire che il suo era un tentativo inutile di istigarmi o magari di suscitare in me almeno un minimo di gelosia. Probabilmente lo faceva senza che nemmeno se ne accorgesse, dopo tutto era stata una delle nostre principali abitudini, quella di insultarci, battibeccarci a vicenda. Ma poteva esserci anche un'altro motivo, che secondo il mio parere non era da escludere a priori. Vuoi che ti rinfreschi un pò le idee? chiesi allora. Il mio tono era ironico, ovviamente, ma dovevo ammettere che non mi sarebbe dispiaciuto affatto. Esisteva un modo migliore per allontanare il dolore? No, ero sicuro di no. Niente era meglio di una scopata con una vecchia fiamma. E che vecchia fiamma! Peccato però che ero praticamente certo che la sua risposta sarebbe stata negativa. C'era anche una buona provabilità che mi schiaffeggiasse in pubblico.
 
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18 replies since 8/3/2011, 13:24   463 views
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