| Un pò in ritardo ma ecco li altri capitoli di seguito che ho scritto ^^
Terzo Capitolo
Il primo giorno di scuola. Il primo giorno di scuola sola senza Serena. Il primo giorno di scuola sola senza mio padre. Il primo giorno di scuola sola senza Nate. Il primo giorno di scuola sola con Chuck Bass. Ebbene si l'unico che in quel momento notai di famigliare,o che comunque sapeva dettagliatamente le cose riguardanti Serena,la vita di Nate e la mia,ma attenzione in parte la mia lui non sa della mia nuova amica. E poi non era Iz,Hazel e Penelope,quelle arrmpicatrici sociali non facevano altro che aspettare un mio passo falso,una mia debolezza per farmi qualche tranello,ma per loro sfortuna io ero preparata a tutto,ed è per questo che come una perfetta regina dei nuovi tempi con un cerchietto chanel come corona e una borsa Gucci come scettro portato però sulla spalla,varcai i cancelli della Costance,evitando tutto e tutti ma allo stesso tempo cercando qualcuno di famigliare,ossia Chuck. Non so perchè stessi andando verso di lui,okey che sapeva del divorzio dei mie,okey che spaeva che Nate era partito,okey che sapeva che Serena mi aveva abbanodonata ma ecco Chuck Bass non era mai stato il mio confidente o il primo a cui rivolgermi,o il primo che andavo a salutare appena arrivavo a scuola. Ma quel giorno era diverso. Era li poggiato a un muretto da solo che fumava tranquillamente una di quelle sue schifezze chiamate canne,aveva gli occhi chiusi quindi non aveva neanche visto che ora da qualche secondo ero li. - Waldorf...- Disse semplicemente in tono di saluto riaprendo gli occhi con un ghigno ora stamapto in faccia e guardando adesso dritto dentro i miei occhi. Fu la prima volta che prestai attenzione al suo sguardo,ed era uno sguardo così...così ammaliante,affascinante ma anche così triste,come se si tenesse dentro qualcosa che a momenti lo portava a farlo sentire il ragazzo con il peso più grande del mondo sulle spalle. Ma quel suo studiare quello sguardo durò solo pochi secondi perchè a tono,con il mio solito tono sempre di saluto ma con quella punta di tono civettuolo dissi - Bass...- - Devo munirmi contro la tua acidità o oggi sei in vena di chiacchiere? - Disse lui facenedo un tiro alla sua canna e buttandomi poi quell'odioso fumo in faccia che scacciai via con un veloce gesto della mano arricciando il naso,odiavo quando mi fumava in faccia e questa non era la prima volta che lo faceva,e sapeva che mi dava anche fastidio. Pensai per poi dire - Non sono acida oggi ma non sono neanche in vena di chiacchiere..- Dissi sinceramente e ingenuamente ignara del fatto che anche in questa frase Chuck potesse trovarmi un doppio senso. - Tutte le donne mi dicono così: che non sono in vena di chiacchiere, e allora le indirizzo verso un'altra vena..- Disse lui con un sorrisetto guardandomi mentre io lo guardai ancora più schifata di quando mi aveva semplicemente gettato il fumo in faccia. - Io non sono tutte le donne..- Dissi poi decisa io irritata ora più dla fatto che mi avesse paragonata a tutte le donne che a quella di aver usato un'alta sua frase sconcia. - giusto tu non sei ancora una donna Waldorf,no finchè qualcuno non ti toglierà la tua cinta di castità...- Continuò lui sogghignando,mentre ecco ora l'avrei preso volentieri a calci davanti a tutta la scuola,ma una regina non si abbassa mai a queste cose popolane. - Questo qualcuno non sarai mai tu! - Dissi decisa,pensando che in quel momento per quel qualcuno che mi avrebbe tolto questa cintà di castità,bhe lui si stesse riferendo a se stesso. - E chi ha parlato di me? Hai Nate che può farlo o sbaglio? - Mi disse lui guardandomi furbescamente mentre buttò ora il mozzicone della sua canna per terra spegnendolo con il piede e continuò dicendo - anche se nella vita mai dire mai Waldorf..- Disse suadente stavolta inchiodando il suo sguardo con il mio,e ancora una volta per un istante rimasi ammaliata,accidenti a quegli occhi caramello! Pensai per poi dire sicura - Con te credo che l'eccezione si possa fare...- - Credi,ma ne sei così sicura? - Mi chiese con un tono quasi di sfida. Ma che credeva che io perdessi la verginità con lui? Andiamo ero felicemente innamorata di Nate ed era con il mio principe azzurro che avrei perso la mia verginità,no con il cavaliere oscuro a bordo della sua limo. - Sicurissima Bass...- Gli dissi decisa vicino al suo viso,ma non eccessivamente vicina. Quando ad un tratto suonò la campanella,segno che era l'inizio delle lezioni. - Comunque il dovere di alunna modello mi chiama,è stato un (non)piacere parlare con te...ci si vede in giro...- Dissi io nuovamente civettuola voltandomi poi pronta a dirigermi verso le altre oche che mi aspettavano. Salii i gradini voltandomi poi istintivamente verso l'ala opposta dove entravano i ragazzi del St.Jude,dove come forse un rituale per me salutavo sempre Nate con un sorriso,ma lui non ricambiava quasi mai visto che aveva lo sguardo altrove. Ma stavolta quando mi voltai incrociai lo sguardo di Chuck che mi salutò con un perfetto e attraente ghigno sul volto strafottente,che la sottoscritta non ricambiò con un sorriso sulle labbra,ma con un sorriso che traspariva dagli occhi. Era mai possibile che qualcuno sorridesse con gli occhi? Perchè se gli occhi sono lo specchio dell'anima,e se io avevo sorriso solo con gli occhi dovevo essere stranamente felice in quel momento,e Chuck Bass fu il primo a farmi sentire così dopo tanto tempo,mi sentivo felice come quella sera in cui sentii quella mano rassicurante sul mio volto percependo la sensazione che quel qualcuno ci tenesse davvero a me amandomi.
Quarto Capitolo
Odiavo la settimana della moda. Si lo so ora penserete che quella che lo sta dicendo non sia Blair Waldorf,che sia o qualche controfigura che è vestita identica a me o che il diavolo si sia impossessato del mio corpo e non mi stia facendo ragionare; ma vi posso assicurare che la settimana della moda organizzata da mia madre io la odiavo,anzi io odiavo proprio lei. Come sono arrivata a questa conclusione? Bhe il semplice fatto è che è terribile avere una madre depressa,abbandonata da suo marito e dedita solo al lavoro dire alla propria figlia ogni santo anno che non puoi fare la modella perchè hai i fianchi larghi,o il sedere troppo grosso o perchè semplicemente non sei perfetta come una modella. E' praticamente umiliante! E ora che dopo aver ancora una volta svuotato l'anima nel mio bagno,essermi ricomposta,nel mio piccolo vestito Gucci scesi quelle scale osservando i preparativi di quel grande evento tra modelle e stiliste che giravano per casa. - Blair non posso credere...trovo che quato abito ti stia divinamente..- zitti. Zitti mia madre mi ha appena fatto un complimento,era lei? O era lei quella posseduta dal diavolo? Forse qualche spirito maligno si agigrava per casa impossessandosi dei corpi di tutti. Pensai per po continuare ad ascoltare i suoi elogi. - Noto che sei anche più radiosa,e i tuoi fianchi così larghi sono ridimensionati...se non fosse che non hai l'altezza per fare la modella ti farei sfilare per la mia linea...- ma ecco che quel sorriso felice fu subito interrotto,no non era posseduta aveva solo addolcito la pillola prima di buttarmi una sua frecciatina. Ma almeno mi trovava in splendida forma e migliore,lo dicevo io che la bulimia non era poi così cattiva non capisco perchè i medici in ogni loro libro o in tv continuino a dire che sia un male,quale male può essere? Ti rende più bella,e più raggiante no? Io penso che quando il mio amato Nate tornerà dal suo viaggio mi guarderà meglio e capirà che è fortunato ad avermi e sarà più innamorato di me e quella sua tristezza pr la partenza di Serena gli sparirà e noi ci ameremo sempre di più. Pensai con un sorriso per poi rispondere a mia madre con un sorriso dicendo - Sarò come sempre al backstage sai che non mi è mai piaciuto sflare...- Mentii per non dare persino a mia madre la soddisfazione che tutto mi potesse dare fastidio.
Nel pomeriggio la casa era diventata deserta,quel via vai che c'era stamattina era tutto ad un tratto finito rapidamente proprio come era iniziato,neanche Dorota era in casa...ciò voleva dire che io ero sola con me stessa. Ma che dicevo io non ero sola c'era Nate! Anche se era da tutt'altra parte fortunatamente esistevano i cellulari e chiamarlo ora sarebbe stata un'ottima idea. Pensai componendo il suo numero e aspettando che rispondesse,e quando sentii la sua voce ne fui felice - Pronto? - - Nate amore sono io..- Dissi tutta sorridente,con quel sorriso trasognato e felice di sentire anche quel suo pronto. Come amavo Nate Archibald,ero sempre più convitna che io e lui eravamo destinati a stare insieme. - Sei Blair? - Mi chiese lui. Possibile che non riconoscesse la mia voce al telefono? Possiible che alle volte doveva essere così confuso? Ma d'altronde lo amavo anche per questo suo aspetto,se ami davvero una persona devi amare anche i suoi difetti no? E Nate avev questo unico difetto: essere confuso. - Certo amore,chi altro se no? Come procede il viaggio? Tutto bene...in famiglia tutto bene? - Chiesi io mentre lui frettoosamente si limitò a dire - Oh si certo tutto bene. Serena è tornata? Hai avuto sue notizie? - No Serena non era tornata e non sarebbe tornata più perchè mai doveva ricordarmi di lei ora? Perchè non parlava con me,non cheideva di me,perchè non chiedeva semplicemente come stavo? Perchè? Perchè? Perchè? Pensai e in quel momento la voglia di parlare che avevo di lui mi passò - No. Comunque mia madre mi sta chimando..sai la settimana dela moda,devo proprio lasciarti,ci sentiamo in questi giorni...- Dissi frettolosamente io,chiudendo la chiamata senza aspettare neanche un suo saluto. Era in quei momenti,nei momenti più difficili che avevi bisogno di qualcuno che ti amava e io non avevo nessuno,quindi dovevo accontentarmi della mia nuova amica. Mi alzai dal divano pronta per andare in cucina quando sentii le porte dell'ascensore aprirsi e trovarmi Chuck Bass,che con il suo solito passo composto e con il suo sguardo ammaliatore,era entrato in casa mia. - Che ci fai tu qui? - No proprio ora che avevo bisogno della mia amica lui veniva qui a distruggere tutto? Perchè arrivava nei momenti meno opportuni? Mi chiesi. - E' questa l'accoglienza che preservi ai tuoi ospiti Waldorf? - Disse con quel ghigno strafottente sul suo volto mentre in quel momento l'avrei preso volentieri a schiaffi,se non fosse che quel suo ghigno mi ammaliò per un secondo,solo un secondo però perchè ripresi lucidità e dissi - No solo ai pervertiti come te..- Dissi con il mio tono civettuolo,guardandolo decisamente male,odiavo quando iniziava con le sue frecciatine mentre io avevo ben altro da fare...ma che voleva? Non aveva qualcun altro in questo periodo da importunare? Già avevo tanti problemi ci mancava solo lui ad irritarmi..pensai. - In ogni caso ormai sono qui..- Disse lui ora avvicinandosi verso la mia direzine mentre io continuavo a guardarlo con quell'aria imperturbabile,e sempre sulle mie. - Puoi anche andare via...- - Ma no visto che sono qui tanto vale che resti un pò qui..- Disse lui sedendosi comodamente sul divano dove poco prima ero seduta anche io. Okey adesso iniziacvo a innervosirmi,volevo stare sola e avevo bisogno di mangiare fino alla nausea per poi vedermi con la mia amica. Pensai quando sentii che disse - sei dimagrita...- osservò lui guardandomi,come a volermelo far notare..forse lo apprezzava anche lui,e sorrisi contenta e dissi - si visto? anche mia madre mi trova divina..- - tua madre allora era ceca o troppo presa da se stessa quando t lo ha detto..- disse lui con un'aria per nulla strafottente,ma terribilmente seria. - Non sei ne divina,ne in splendida forma...una ragazza con quel colorito e così sciupata non può esserlo..- continuò lui. Possibile che nel giro di un minuto mi avesse osservata così tanto? Che fosse arrivato a conoscenza della mia amica? No impossibile nesusno sapeva di lei,nessuno..tranne quell'angelo che quella sera mi aveva portata delicatamente sul letto facendomi sentire amata,ma quell'angelo poi non era mai più tornato,mi aveva abbandonata anche lui. - Questo è il mio colorito Chuck...- cercai di difendermi io e nascondere l'evidenza che comunque chiunque avrebbe creduto. - Sei più rosea di solito,no soltanto pallida...i capelli non sono del tutto lucenti e quel vestito ti sta decisamente male...- Er scioccata mi stava praticament insultando,lui stava insultando me..ma chi si credeva di essere? - Se sei venuto qui per disprezzarmi puoi anche andare via...- Ero stanca di essee abbandonata e sopratutto disprezzata da tutti,non ce la facevo più a sentirmi dire che in un modo o nell'altro io non ero mai perfetta agli ochci degli altri,era la mia condanna quella di essere imperfetta e non piacente. - Blair...- Mi disse lui con un sospiro guardandomi quasi preoccupato mentre ora si alzava da quel divano e avanzava verso di me. - Così facendo farai male solo a te stessa...- se non fosse per il fatto che ero sicura che lui non sapeva assolutamente nulla del fatto che io fossi bulimica,penserei che lui avesse scoperto tutto. Ma per fortuna non era così se non se ne era accorto il mio Nate,se non se ne era accorta Dorota se non se ne era accorta mia madre...com poteva accorgersene lui che prticamente non aveva mai vissuto a stretto contatto con me? No lui era decisamente l'ultima persona che potesse mai capirlo. - Non so cosa tu stia dicendo...- - Blair..- disse posandomi lentamente le sue mani sulle mie braccia mentre io rimai ferma senza dire nulla guardandolo un atitmo persa nei suoi occhi caramello. - non distruggerti...se qualcuno ti dice che così in queste condizioni sei divina...non ha capito nulla,non ti ha vista bene...- iniziò lui a parlare mentre io seguii il suo discorso cercando di capire dove volesse arrivare,anche se poi non lo lasciai finire - E invece si..sei tu che vuoi come sempre distruggermi con le tue parole,frecciatine...gli altri non lo farebbero mai perchè ci tengono a me,tu invece non esiti a provocarmi,ora ad esempio a insultarmi...io...io...io non voglio avere a che fare con gente come te,io non voglio che tu sia nella mia vita,se sei in questi giorni comparso così improvvisamente solo per tormentarmi di più bhe vattene...non ti voglio nella mia vita...- Dissi io guardandolo mentre mi allontanai dalla sua presa di prima con le sue mani poggiate sulle mie braccia. Notai solo come ora o suoi occhi fossero preoccupati e tristi al coltempo e come la sua mascella si fosse irrigidita di colpo,forse l'avevo decisamente punto nel'orgoglio e ben li stava. - Vuoi davvero questo che ti redenrebbe felice? - - Si..- e non dissi altro lui si avvicinò a me posandomi un bacio sulla fronte mentre in quel momento lo potevo giurare mi sentii come quella sera quando ero felicemente amata,era così che mi ero sentita ora avevo provato in quel momento le stesse e identiche emozioni...e si allontanò poi andando verso l'ascensore senza dire nulla mentre io voltandomi sentii le lacrime pungermi agli occhi,in quel momento avrei voluto fermarlo perchè in un modo decisament strano solo osservandomi ora in cinque minuti aveva forse capito qualcosa...ed era l'unico cghe mi aveva fatta stare bene con quel semplice bacio per una facione di secondi,l'unico che mi aveva capita io l'avevo allontanato per sempre dalla mia vita.
Quinto Capitolo
Da quel giorno erano passati cique lunghi giorni. Come da quando? Da quando come una stupida ragazzina di sedici anni ho allontanato dalla mia vita l'unica persona che mi era riuscita a capire senza chiedermi nulla,che era riuscita a capirmi guardandomi semplicemente negli occhi. Ogni santo giorno andavo a scuola circondandomi di quelle oche giulive arrampicatrici sociali che inziaivano adesso a venerarmi molto di più da quando Serena ormai non era più in città,se non altro forse c'era un aspetto positivo della sua partenza,finalmente non ero più oscurata da lei...ma perchè allora non riuscivo ad esserne pienamente felice? Mi chiesi mentre a passi decisi,risonanti mi diressi verso i gradini del Met per il mio solito appuntamento giornaliero con quelle ochette,e la cosa mi mandava ancora più in depressione perchè mi faceva capire che avere quelle come 'amiche' stava a significare che io ero sola e senza amici. - Blair! - La voce stranazzante di Penelope mi costrinse a voltarmi e tutta sorridente e ovviamente vestita secondo la moda che avevo ormai lanciato: cerchietti,boccoli ( con l'eccezione che i miei erano naturali) e tutto all'ultima moda. - Penelope ciao...- dissi forzando il mio sorriso altamente falso ma che per le cretine come lei era abbastanza convincente a farle credere che era un sorriso cordiale e cortese. - Hai saputo cosa si dice in giro su...- stava per sputarmi qualche altro pettegolezzo e io quel giorno come tutti gli altri non volevo saperne nulla assolutamente nulla tanto che dissi - no di nessuna perchè evidentemente non era importante quanto me quindi non mi interessa neanche..- dissi con il mio classico tono di stizza e irritazione,giuro quando sparlavano su tutto e tutti alle volte non le sopportavo ne lei e ne le sue idiote amiche. - Ma lei...- Ma stavolta fu interrotta da una voce,una voce a me troppo famigliare perchè potessi scordarmene,come potevo dimenticre anche solo per un momento di quella voce che per quanto potessi odiare perchè era causata dal diavolo in persona,io la trovavo attraente. - non è quella che credi tu...Serena non è tornata quindi non può essere lei visto che ho saputo da fonti attendibili che è nel Connecticum in un collegio..- spiegò Chuck morte vita e miracoli a momenti della nuova sorte di Serena Van Der Woodsen,l'ultima persona che volevo sentire nominare in quel giorno. Mi mostrai comunque indifferente e dissi a Penelope - Ah era di quela sosia di Serena che volevi parlarmi? Si lo sapevo anche io di tutto ciò..Ho sentito Serena proprio ieri e dice che li la vita è davvero dura ma che tornerà non appena riuscirà a trovare la retta via...- mentii spudoratamente sotto lo sguardo neutrale di Chuck e quello credulone di Penelope. Speravo ebbene si speravo che Serena tornasse,speravo di sapere sue notizie...speravo che la mia migliore amica tornasse da me,ma sapevo che queste mie speranze inizavano a diventare solo sogni utopici. - Comunque sia,ora devo andare ho compito di lettertura a prima ora e non posso fare tardi..- mentii ancora una volta liquidando i due velocemente. Dovevo mangiare qualcosa e ancora liberarmi,lo so era sbagliato farlo ma molto spesso non scegliamo noi le nostre amiche vengono così e basta e la bulimia è arrivata così e basta e uscirne era difficile,e ne potevo uscirne ora che ci ero completamente dentro da sola.
Mangiai nel bagno con una rapidità inaudita il mio youghurt magro stando attenta a non farmi vedere da nessuno,perchè di quel segreto ancora fortunatamente nessuno ne era alla luce..o almeno così io credevo. Quando finii frettolosamente quel po di cibo gettai lo scatolo dello yoghurt nel cestino e subito entrai in una cabina water chiudendomici dentro e via con la solita routine: mi inginocchiai ai piedi del gabinetto,misi due dita in gola ma i passi di qualcuno non mi fecero completare l'opera finale. Rimasi li dentro quel bagno ferma e immobile con il rischio che qualcuno potesse vedere le mie scarpe Jimmy Choo e le mie gambe e intuire che fossi inginocchiata al water,stavo rischiand grosso,davvero grosso...e già immaginavo gli annunci su gossip girl e la mia vita andare decisamente a rotoli. - So che sei li..- improvvisament la voce di Chuck mi fece sgranare gli occhi,cosa accidenti ci faceva ora li dentro? Questa è l'ala femminile lui dovrebbe essere completamente dalla parte opposta,cosa voleva ora? Mi chiesi mostrandomi tranquilla e riprendendo contegno nel rialzami in piedi mi aggiustai la gnna e aprii la porta del bagno. - Tu non dovresti essere qui invece..- dissi io mostrandomi indifferente,tranquilla e un pò stizzita con lui avviandomi verso il lavandino per sciacquarmi le mani. - Che ci facevi inginocchiata li? - Chiese poggiandosi vicino al lavello dove io mi stavo lavando le mani,sii calma Blair e menti bene puoi farcela anche con Chuck Bass. Pensia per dire - Avevo perso l'orecchino destro nulla di che..- Dissi tranquillamente facendo spalluccie,fa che la beva..fa che la beva. Pensai - Ah si? E quando li indossavi questi fantomatici orecchini? All'entrata non mi pare che tu li portassi..- Puntualizzò lui e dannazione,mi ero fregata con le mie stese mani..perchè era così attento a ogni mio minimo particolare? Eppure non mi aveva fissata particolarmente,come diavolo faceva a scorgere tutto di me nei minimi dettagli? Lo avevo sempre pensato io che Chuck Bass aveva qualcosa di non umano. Pensai per poi dirgli - Li ho persi dalla borsa che avevo in mano..- continuai a mentire ma notai che la mia borsa c'è l'aveva lui in mano e che io l'avevo lasciata incustodita sopra proprio al lavello - allora avrai un'altra borsa perchè questa è sempre stata qui..- disse lui porgendomela mentre io stavolta lo guardai e decisamente male,per il semplice fatto che mi aveva smascherato un'altra bugia troppo facilmente. - Non ho tempo ora devo andare..- Dissi prendendo con stizza la borsa dalle sue mani ma mentre stavo per uscire la sua mano mi bloccò delicatamente quasi come se avesse paura di spezzarmi. - Basta Blair...basta mentire...- mi disse e a quelle parole fui costretta a voltarmi e guardarlo negli occhi,aveva capito sicuramente che avevo mentito per via degli orecchini,era sicuramente per quello. Stavo per dire un'altra bugia quando mi interruppe scuotendo la testa - smettila di nascondere la verità a me...non sono li altri so quando menti,occhi e bocca non dicono la stessa cosa...- disse lui osservandomi negli occhi e mollando la presa della mia mano lentamente. - Non so di cosa tu stia parlando..- Dissi decisa a mentirli ancora,non doveva sapere nesusno di questo..nessuno. - Blair so tutto...- Mi disse semplicemente stavolta con tono calmo ma preoccupato allo stesso tempo,potevo sentire le lacrime pungermi gli occhi perchè ora avevo paura...paura perchè qualcuno sapeva del mio segreto che temevo diventasse di dominio pubblico. Avevo paura che qualcuno potesse sapere che stessi soffrendo,che fossi una debole che piange perchè la sua amica,il suo ragazzo e suo padre l'avevano abbandonata. - Io...io...- cercai di dire con quella voce ormai quasi rotta dal pianto ma non riuscii a dire nulla. Improvvisamente senza dire nulla lui mi abbracciò e quello fu per me un gesto inaspettato per me da parte sua,andiamo Chuck Bass non ha mai abbracciato nessuna persona l'unico che aveva abbracciato ma amichevolmente fu anni prima Nate...ma nulla di che,questo era davvero un primo abbraccio ne ero sicura. E in quel momento me ne fregai del fatto che lui era Chuck Bass,il ragazzo che avevo sempre disprezzato..me ne fregai e lo abbracciai liberandomi in un pianto che improvviso ma aspettato uscì dai miei occhi; quelle mie lacrime ora per la prima volta erano sotto lo sguardo di qualcuno,sotto lo sguardo di un qualcuno che in quel momento si limitava solo a tenermi tra le sue braccia senza fare una domanda ne dire una parola...nulla c'era solo un silenzio da parte sua che per me valeva più di mille parole,lui era riuscito a sapere tutto senza che io dicessi nulla e senza che lui chiedesse nulla. In quell'abbraccio,che mi infondeva sicurezza e serenità riuscii solo a dire - mi dispiace...- - Non è colpa tua...adesso ci sono io..- e calò poi il silenzio,un silenzio rotto solo dal mio pianto che man mano dal suo abbraccio e dalle sue parole si tranquilizzava e calmava facendomi tornare dentro quel briciolo di serenità che da poco tempo a questa parte solo i piccoli baci,tocchi e abbracci di Chuck riuscivano a darmi.
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