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 | Non potevo permettere che la passasse liscia. In tutti questi anni avevo sempre faticato per guadagnarmi tutto quello che avevo, da sola, senza l'aiuto di nessuno. E non riuscivo ad accettare che lei avesse tutto facile. Tornavo dalla mia soltita visita quotidiana a Ben, che era in prigione nonostante io fossi certa che fosse innocente. Lei aveva rovinato tutto, e dovevo fargliela pagare. Serena Van Der Woodsen. Avrei fatto di tutto per distruggere la sua vita come lei aveva fatto con la mia e quella di mio fratello. Con l'inizio delle lezioni sarebbe stato tutto più semplice. Intanto camminavo per le strade trafficate di Manahattan, con un caffè caldo in mano, con tutta l'intenzione di andare alla Columbia, e sistemare alcune cose che avevo lasciato in sospeso. Così presi un taxi, e mi feci fermare proprio di fronte all'ingresso principale. Pensavo che avrei potuto ritardare il mio piano di qualche giorno, ma l'occasione mi si presentava su un piatto d'argento. Serena era lì al campus, contro ogni mia previsione. Ero a capo dell'Hamilton House, e probabilmente mi sarei potuta presentare senza destare troppi sospetti, puntando sul fatto che tutti la conoscevano, e che sarebbe potuta essere un ottimo membro del club. Non avrebbe minimamente sospettato ciò che avevo in mente. Mi avvicinai a lei, simulando un fare quasi felice e sorpreso allo stesso tempo. Perdonami, tu sei Serena Van Der Woodsen, vero? E' un piacere conoscerti, io sono Juliet Sharp. Le tesi la mano sorridente. Perdona la mia invadenza, di solito non sono così sfacciata. Bè, per lei che era così importante non sarebbe stato poi così strano. Era incredibile quanta rabbia nascondessi dietro a quel sorriso dolce. |
Ho cercato di contestualizzare la ruolata con la loro storia, spero vada bene! °O° altrimenti modifico subito! |
